La pandemia da Coronavirus pesa sulle imprese artigiane dell’Emilia-Romagna. Come emerge dall’indagine sulla congiuntura dell’artigianato realizzata da Unioncamere regionale, la produzione nell’industria è crollata del 22,2% nel secondo trimestre del 2020 rispetto al corrispondente trimestre del 2019. L’ampiezza della recessione è senza precedenti e supera ampiamente quella rilevata nel secondo trimestre del 2009, quando la perdita fu del 18,8%. A preoccupare gli analisti anche il crollo degli ordini che hanno segnato un -21,6%. La tendenza negativa domina tutti i macrosettori considerati dalla congiuntura ed è stata determinata soprattutto dalla riduzione della base imprenditoriale delle industrie della moda e dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere. Capitolo differente invece per quanto riguarda le costruzioni il cui volume d’affari a prezzi correnti delle imprese artigiane, tra aprile e giugno, ha proseguito nella tendenza negativa dovuta agli effetti della pandemia e ha subito una nuova caduta (-9,7%) rispetto all’analogo periodo del 2019, ma sensibilmente più contenuta di quella rilevata nel trimestre precedente attestata al  -12,3%.