Modena è fanalino di coda in Emilia-Romagna e perde tre posizioni in Italia collocandosi al 52esimo posto nella classifica di Legambiente “Ecosistema urbano”. Si tratta di uno strumento prodotto annualmente in collaborazione con Ambiente Italia e Sole 24 Ore per “misurare” la sostenibilità ambientale delle città sulla base di 19 indicatori. Ebbene la Ghirlandina scivola all’ultimo posto in regione a causa dello smog e in particolare delle pm10, ma anche della raccolta differenziata, per la quale è maglia nera in Emilia-Romagna; stesso triste posto in classifica anche per quanto riguarda la dispersione idrica, ovvero quanta acqua viene sprecata dai nostri rubinetti: secondo il report di Legambiente è oltre il 25%. Anche il fronte mobilità non è rassicurante. In generale l’Emilia-Romagna è seconda per incidentalità stradale secondo i dati Istat 2020, con 11.692 incidenti, 223 morti e 15.096 feriti. La Ghirlandina in questo frangente è quarta in regione per morti e feriti ogni 1000 abitanti, dietro a Rimini, Piacenza e Bologna. Guardando lati più positivi del report, Modena è prima in Italia per numero di alberi e seconda in Emilia-Romagna per piste ciclabili, dopo Reggio Emilia, che tuttavia ne ha quasi il doppio.