Saranno le prossime 48 ore a ridefinire con precisione la mappa della divisione in zone delle regioni italiane, in base al Dpcm approvato martedì sera dal Governo e in vigore da oggi, che ha inserito l’Emilia Romagna in zona galla, quella con meno limitazioni. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Brusaferro ieri sera in conferenza ha confermato come le definizioni siano state fatte sulla base di dati vecchi di dieci giorni, a fine ottobre, perché mancavano quelli più recenti. I dati nuovi – quelli definiti in base ai 21 criteri scelti dal Governo – dovrebbero arrivare oggi ma non è detto che vengano interpretati subito, tanto che lo stesso presidente ha parlato di prossime 48 ore decisive. I dati quasi certamente porteranno a un nuovo disegno nella mappa e anche l’Emilia Romagna, come altre regioni ora in gialla, rischia di essere portata in zona arancione, dove le misure sullo spostamento e per gli esercenti della ristorazione sono molto limitanti. Il Dpcm prevede infatti l’automatismo del passaggio fra zone in caso di peggioramento dei dati, cristallizzato con un’ordinanza del Ministero della Salute. In mezzo a questa incertezza, che ha inasprito la battaglia fra Governo e Regioni, da oggi sono entrate in vigore anche nella nostra regione le misure nazionali: divieto di spostamento dalle ore 22 alle 5 se non “per comprovate esigenze lavorative o motivi di salute”; didattica a distanza al 100% per superiori e Università; sospensione dei servizi di ristorazione dalle 18 alle 5; chiusura nel week end dei centri commerciali ad eccezione di farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. E poi capienza al 50% per il trasporto pubblico; sospensione dei musei; stop a palestre e centri benessere.