Dopo la revoca della sala civica in via Viterbo, decisa dalla Giunta Comunale, in seguito alle numerose polemiche, è stato ufficialmente annullato il convegno su Mariupol in programma il 20 gennaio. L’associazione culturale Russia Emilia-Romagna ha rinviato l’evento a data da destinarsi, dopo che non è stata individuata una nuova location per la mostra/conferenza che doveva essere ospitata nella Città della Ghirlandina. Il Comune aveva già stabilito la restituzione della somma a rimborso del pagamento già effettuato per il noleggio della sala civica. L’Associazione adesso però accusa la giunta di Kiev e le istituzioni modenesi di non aver consentito l’esercizio di diritti costituzionalmente garantiti. Critiche mosse anche da parte dell’Ambasciata russa, che punta il dito contro il comportamento delle autorità italiane e contro il dietrofront sulla concessione della sala di via Viterbo per lo svolgimento del convegno “Mariupol – La rinascita dopo la guerra”. Dura la replica a sua volta dell’ambasciata ucraina, che controbatte alle accuse da parte dei russi evidenziando ancora una volta le situazioni drammatiche vissute a causa del conflitto in corso tra i due paesi: “la dittatura manipolativa russa non ha posto nella democratica Italia!”, queste le parole dell’ambasciata ucraina. Confermata invece la contromanifestazione di Piazza Mazzini, sempre del 20 gennaio alle ore 15, con la mobilitazione lanciata dai Radicali Italiani, alla quale hanno già aderito diverse associazioni a sostegno dell’Ucraina, tra cui la comunità ucraina modenese.