Modena maglia nera tra i comuni capoluogo in Regione per produzione di indifferenziato pro capite, nel 2022. A darne conferma, è il dossier di Legambiente “Comuni Ricicloni 2023” che, da ben 16 edizioni, premia i comuni più virtuosi in materia di smaltimento rifiuti. Un rapporto che prende in considerazione diversi parametri quali la quantità di rifiuti urbani totali prodotti, la quantità di secco non differenziabile prodotta e la percentuale di raccolta differenziata. Ma il modenese qualche soddisfazione riesce a portarla a casa. Nella categoria dei comuni sotto i 5mila abitanti, tra i premiati quest’anno, sia per “Minor Quantitativo di Rifiuto Indifferenziato” sia per “Maggior percentuale di Raccolta Differenziata” ci sono San Possidonio e Camposanto. Per i Comuni tra i 5mila e i 25mila abitanti si aggiudicano il premio per la categoria “Minor Quantitativo di Rifiuto Indifferenziato” i Comuni di San Prospero, Novi di Modena e Bomporto, mentre per la “maggior percentuale di Raccolta Differenziata” in vetta Medolla con un 92,4%. Infine, tra i comuni big (quelli con oltre 25mila abitanti), la medaglia di bronzo per “minor quantitativo di Rifiuto Urbano prodotto” va a Castelfranco Emilia. Doppia “medaglia d’argento” per Carpi, sia per “minor quantitativo di rifiuto indifferenziato prodotto» sia per la «maggiore percentuale di raccolta differenziata». Comportamenti virtuosi che incidono anche sul risultato complessivo di Aimag, al primo posto nella speciale classifica per gestori (una decina in tutta la regione), con 60,7 chilogrammi pro capite di rifiuto a smaltimento e l’89% di raccolta differenziata. Tutt’altra storia per Hera, che si colloca sesta con 237,1 chilogrammi di rifiuti a smaltimento e una raccolta differenziata che raggiunge il 62%.