È stata fissata la data dell’udienza sulla decisione di archiviare il caso di Alessandro Venturelli, il giovane scomparso il 5 dicembre del 2020. Il 30 aprile il giudice prenderà una decisione. A darne notizia, attraverso i social, è Roberta Carassai, la madre di “Alle” che in tutti questi anni non ha mai smesso di cercarlo, affidandosi anche a consulenti per provare a immaginare il suo aspetto, qualsiasi cosa gli sia successa da quando ha lasciato la sua casa di Sassuolo. “Comunque andrà – scrive la donna – il dolore per la scomparsa di un figlio non si archivia ma ogni giorno diventa sempre più insopportabile. Dovremmo accettare – continua mamma Roberta – che Alessandro non abbia mai fatto parte della nostra vita? Ma qualcuno si rende conto di cosa si sta parlando?”. In un primo momento il caso di Venturelli era stato classificato come allontanamento volontario. Solo successivamente un nuovo fascicolo era stato aperto contro ignoti per “sequestro di persona” portando così a ulteriori approfondimenti. Il 30 aprile il giudice dovrà decidere se proprio quest’ultimo meriti o meno un’archiviazione. Di “Alle” ancora non c’è alcuna traccia, anche se negli anni di piste se ne sono aperte tante, tutte finite in un vicolo cieco. L’ipotesi che fosse in Olanda, poi un presunto avvistamento nella stazione dei treni di Napoli, a partire da un tatuaggio che ha riacceso le speranze. La mamma di Alessandro non si arrende e chiede che il caso non venga archiviato; con lei anche un gruppo di volontari che non ha mai smesso di aiutare la famiglia a cercarlo.