Nel video l’intervista a Adil Laamane, Presidente comunità Islamica Modena

Un corpo svanito nel nulla; i filmati dei familiari che si allontanano con Saman e che tornano senza di lei; intercettazioni che parlano di “un lavoro fatto bene” e infine le parole del fratello minore della 18enne che piombano su questa vicenda come una scure che non lascia nessuna speranza. Una storia macabra quella di Saman Abbas, 18enne d’origine pachistana scomparsa da un mese da Novellara, nella Bassa Reggiana, dopo aver denunciato i genitori che volevano imporle un matrimonio combinato. Mentre le ricerche del presunto cadavere occultato procedono gli scenari che si palesano non lasciano margine a ipotesi diverse dall’omicidio. Secondo gli inquirenti Saman potrebbe essere stata uccisa dalla sua famiglia, proprio per essersi rifiutata di convolare a nozze con il cugino in Pakistan. La vicenda di Saman ha gettato nello sconforto anche la comunità islamica di Modena che ha respinto e condannato con forza questi comportamenti che, come ha confermato il Presidente della Casa della Saggezza di Modena, non trovano alcuna giustificazione religiosa. La storia della giovane Saman ancora è senza finale e il Presidente della comunità islamica modenese ha lanciato un appello ai genitori della 18enne chiedendo loro di costituirsi e dire la verità anche in nome della religione.

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