Anche il New York Times si occupò della vicenda di Luisa Giorgia Benassi, la prima donna italiana a ottenere dal tribunale di Modena una sentenza di divorzio. Accadde il 29 dicembre del 1970 e oggi, 50 anni dopo, si ricorda l’entrata in vigore il 1° dicembre di quell’anno della legge Fortuna-Baslini, che ha rappresentato un mutamento epocale per il nostro paese. Quella sentenza, emessa nella nostra città dal presidente Aurelio Galasso, permise all’allora 25enne signora Benassi, difesa dall’avvocato Andrea Braglia, di tornare nubile dopo le nozze separandosi legalmente dal marito Alfredo Cappi. La sentenza stabilì che alla donna, confezionista in una ditta di abbigliamento, venisse affidato il figlio Massimo di 7 anni e impose all’ex marito il pagamento di 5 milioni di lire all’anno all’ex consorte. La legge sul divorzio approvata 50 anni fa ebbe un iter tortuoso prima di vedere la luce: Dc e chiesa cattolica erano contrari, ma socialisti e radicali riuscirono a farla approvare nella notte tra il 30 novembre e il primo dicembre 1970, con maggioranze risicate sia alla Camera che al Senato, e passò indenne poi anche il referendum abrogativo del 1974. Dal 1970 al 1980 a Modena furono quasi 1500 le sentenze emesse. Negli ultimi 8 anni invece, secondo di dati del Comune, i divorzi sono aumentati nella nostra città del 50%, con il picco dei 378 all’anno ottenuti nel 2017.