110 cantieri, per un valore di 17,6 milioni di euro. Sono questi i numeri del Piano che ha ricevuto il via libera dopo la richiesta di emergenza nazionale, presentata dalla Regione a causa dell’alluvione dello scorso dicembre. Il finanziamento è stato assegnato dal Governo a tutta l’Emilia-Romagna e dei 17,60 milioni, oltre 11 andranno al territorio modenese, il più colpito a causa della rottura dell’argine del fiume Panaro. Più della metà dei cantieri previsti dal piano cercheranno di risolvere i danni provocati dall’alluvione e mettere in sicurezza gli argini che compongono il nodo idraulico della nostra provincia: 63 in particolare sono gli interventi previsti in tutto il territorio modenese. Parallelamente ai cantieri, una quota di circa 600 mila euro fornirà i contributi per le famiglie sgomberate dalle proprie abitazioni rovinate dall’acqua e ancora oggi sono costrette a vivere in una sistemazione temporanea. Entro il prossimo 15 marzo i cittadini con la casa distrutta o resa inagibile possono presentare al proprio comune di residenza la richiesta di ottenere il contributo per l’autonoma sistemazione. Si tratta di un sostegno, va specificato, finalizzato ad aiutare con le spese di permanenza fuori casa. Esso può andare da 400 euro al mese per famiglie con un solo componente fino a un massimo di 900 euro per quelle composte da 5 o più membri. Nel solo comune di Nonantola sono oltre 50 i nuclei famigliari rimasti senza abitazione che hanno fatto richiesta e ottenuto questo sostegno