Un mese esatto. Era il 6 dicembre quando l’argine del Panaro si ruppe e l’acqua invase case, strade, garage e imprese di Nonantola. La situazione oggi è tornata pressoché alla normalità, anche se le ferite per quanto accaduto probabilmente non si rimargineranno mai. Cittadini e lavoratori stanno provando a ripartire: al momento, spiega il sindaco di Nonantola Federica Nannetti, sono almeno una ventina le famiglie ancora sfollate. Entro il 22 gennaio verranno raccolti i moduli per la ricognizione dei danni che nei prossimi giorni l’Amministrazione Comunale distribuirà casa per casa. Il 31 dicembre scorso, a 24 ore di distanza dalla visita assieme al ministro agli affari regionali Francesco Boccia e al governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il capo-dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli ha firmato l’ordinanza che contiene le prime misure di sostegno ai territori emiliani colpiti: alle famiglie costrette a vivere fuori dalle proprie mura domestiche andranno dai 400 ai 900€ mensili e verranno sospesi i mutui. Entro l’estate il primo cittadino nonantolano si augura di poter concludere l’intero risarcimento dei danni.