Modena ai vertici italiani per l’inquinamento nell’aria. Le misure emergenziali adottate dalla Regione Emilia Romagna per abbattere i livelli di inquinanti non bastano. Che il nostro territorio e in generale la Pianura Padana fossero un’area particolarmente esposta a questo genere di rischio era ormai noto da diverso tempo, i dati sugli sforamenti annuali delle polveri sottili lo dimostrano, ma ora la conferma arriva anche dalla classifica stilata all’interno dello studio Word Air Quality Report. Il report tiene conto delle concentrazioni di Pm2.5, diverse dalle Pm10 perché ancora più sottili e in grado di penetrare negli alveoli polmonari con eventuale diffusione nel sangue e non solo in bronchi, trachea e vie respiratorie superiori. Secondo lo studio il livello di inquinamento registrato a Modena è paragonabile a Vimodrone, una città alle porte di Milano che registra livelli di smog maggiori della città di Dacca in Bangladesh, considerata nel 2021 la più inquinata al mondo. Un copione che ormai sembra ripetersi ogni anno, con la stessa gravità e che sembra dimostrare l’insufficienza delle norme emergenziali in vigore. Dall’inizio dell’anno nella centralina di Via Giardini, sono stati 42 i giorni in cui la concentrazione nell’aria di polveri sottili inquinanti ha superato il livello di guardia, contro i 35 sforamenti consentiti in un anno per legge.