Nel video l’intervista a Giovanni Casaletti, Direttore del Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena

Con l’avvicinarsi del caldo è tornato operativo il Piano regionale di sorveglianza e controllo delle arbovirosi, incentrato sulle attività di contrasto alle zanzare, per ridurne la densità di popolazione sul territorio. Come ogni anno, anche l’Azienda USL di Modena partecipa a tutte le attività di sensibilizzazione verso la cittadinanza e le azioni di contrasto alla proliferazione in particolare della zanzara tigre, potenziale vettore di malattie infettive come la febbre di Chikungunya, la febbre di Dengue e le infezioni da Zika Virus (pericolose se colpiscono donne in gravidanza). La sanità ricorda che è importante non lasciare all’aperto qualsiasi tipo di contenitore in cui possa raccogliersi l’acqua piovana, procedendo il prima possibile allo svuotamento dei ristagni; è poi bene effettuare gli interventi larvicidi in tombini, caditoie, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, anche quelli presenti negli scantinati e i parcheggi sotterranei; tenere puliti i cortili e le aree all’aperto da erbacce, svuotare le fontane e le piscine non utilizzate o eseguire gli adeguati trattamenti larvicidi. Per il contrasto alle zanzare i trattamenti con adulticidi devono invece essere considerati azioni straordinarie ad esclusiva valenza sanitaria. Vengono infatti effettuati, secondo azioni programmate dal Servizio Igiene Pubblica, dai comuni in seguito alla segnalazione di casi anche solo sospetti di infezione attorno al domicilio e al luogo di lavoro (la zanzara tigre è attiva nelle ore di luce) ed hanno lo scopo di abbattere questi possibili vettori di infezione.