Dicembre è ormai al termine ed è tempo di bilanci. La Polizia Postale e della Comunicazione ha rilasciato il resoconto delle attività svolte nel 2018. Oltre alla repressione dei reati, le forze dell’ordine hanno concentrato la propria attenzione sulla formazione delle cosiddette aziende a rischio

È stato principalmente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni in questo 2018 che sta per terminare. Nello specifico nella nostra regione gli agenti hanno operato non soltanto in termini di repressione dei reati, ma anche potenziando la loro azione sul fronte della prevenzione, tenendo conto delle continue evoluzioni del fenomeno, e puntando trasversalmente su formazione ed informazione. In quest’ottica si inserisce la sottoscrizione di protocolli con le aziende cosiddette a rischio, volti alla condivisione delle informazioni sulle nuove tecniche utilizzate in materia di attacchi informatici. Dal bilancio emergono numeri impressionanti relativi alle segnalazioni di casi di financial cyber crime, a riprova dell’aumento esponenziale di casi di truffe finanziarie online: dai 61 episodi registrati nel 2017, ai 430 del 2018. Per quanto riguarda il fenomeno del cyber bullismo, l’attività di prevenzione ha portato ad un sensibile calo di episodi: nel 2018 ci sono state solamente due denunce, contro le 33 del 2017. Invece in merito alla pedopornografia on line, il costante monitoraggio del web, ha portato all’inserimento nella black list di 42 siti internet, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. In crescita anche i risultati sul fronte della attività investigativa vera e propria: nel 2018 è stato registrato un aumento delle persone arrestate, ben 6, mentre 41 sono state denunciate all’autorità giudiziaria.