Dopo 63 anni di storia, la proprietà nipponico-norvegese ha deciso lo stop dello stabilimento di via Ponte Alto Sud. La Fiom-Cgil chiede l’intervento del sindaco

Un altro pezzo pregiato della manifattura di Modena se ne va. Una storia lunga 63 anni finisce. La Kverneland di via Ponte Alto Sud – produzione di macchine per l’agricoltura – chiude: per i 51 dipendenti dal 28 giugno scorso è scattata la procedura di mobilità. “La notizia è stata un fulmine a ciel sereno”, dicono i lavoratori, che oggi hanno scioperato davanti ai cancelli. Questa azienda fu fondata nel 1953 dal modenese Pietro Maletti, a metà anni ’90 venne comprata dalla multinazionale norvegese Kvernerland, che quattro anni fa è stata a sua volta rilevata dal gruppo giapponese Kubota. Il settore è in crisi e così la proprietà ha deciso una riorganizzazione totale degli stabilimenti europei: in Italia rimarrà attivo solo quello di Ravenna, quello di Modena chiuderà a fine anno. Ciò che viene prodotto qui verrà fatto in Germania e Francia.

Nel video le interviste a:

– Cesare Pizzolla, Segretario Fiom-Cgil Modena

– Ambrogio Sarni, Rsu Kverneland Fiom-Cgil

– Stefania Ferrari, Delegata Fiom-Cgil Kverneland