Si è spento, in una casa di riposo di Sassuolo, il nonno di Elisa Mulas. Era l’unico sopravvissuto alla strage di via Manin, la sola persona presente nell’appartamento del dramma ad essere sfuggita dalla furia omicida e poi suicida di Nabil Dhahri. 97 anni, Renzo Fontana era a letto al momento della tragedia; le sue condizioni di salute erano già così deboli che, da quanto si apprende, le forze dell’ordine non hanno preso in considerazione la possibilità che potesse testimoniare. Forse, non si è nemmeno accorto di quanto successo mercoledì scorso, quando Nabil Dhahri ha accoltellato la sua intera famiglia, portando via Elisa Mulas, Simonetta Fontana e i due bambini, Ismaele e Sami, prima di uccidersi. A breve, dovrebbero arrivare i risultati delle autopsie sui corpi trovati nell’appartamento al civico 28 di via Manin, diventato subito meta di “pellegrinaggio” per i cittadini sassolesi sconvolti dalla tragedia. In tanti hanno portato un biglietto, un peluche, un pensiero. E altrettanti hanno deciso di donare qualcosa per aiutare la bambina sopravvissuta alla strage perché in quel momento era a scuola. Il fondo di solidarietà Città di Sassuolo ha raccolto quasi 54mila euro, vedendo la partecipazione di circa 500 donatori