Piazza Sant’Agostino, la più bella porta d’accesso alla città nonché cuore pulsante del polo culturale che abbraccia Palazzo dei Musei, diventerà pedonale. Via la sosta, quindi, e in prospettiva stop anche al traffico veicolare, ad esclusione dei mezzi pubblici. Non solo: previsto anche un miglioramento dell’accessibilità pedonale, di tutta l’area compresa tra largo Aldo Moro, viale Vittorio Veneto e via Berengario, con una programmazione di interventi scanditi in due fasi. Sono questi i principali obiettivi del documento di indirizzo approvato in consiglio comunale con i voti della maggioranza e dei 5 Stelle per la riqualificazione della storica piazza. Documento destinato a diventare base per la progettazione esecutiva dell’intervento, il cui incarico sarà affidato dalla Fondazione di Modena. Nonostante il voto contrario di Lega Modena, Fratelli d’Italia e Forza Italia e l’astensione di Alternativa popolare e Gruppo indipendente per Modena, quella piccola rivoluzione sul fronte della viabilità cittadina di cui si vocifera già da anni e che probabilmente necessiterà ancora di diverso tempo per essere realizzata, è ormai alle porte. O meglio, alla porta, quella Ovest. Il documento, definito in conformità e coerenza alle strategie e agli obiettivi del Piano urbanistico generale, ipotizza due scenari: il primo, per esempio, propone l’eliminazione della sosta privata attualmente presente nella piazza e la riduzione dei posti auto lungo via Berengario al fine di valorizzare i diversi accessi al complesso, mentre il secondo, più “incisivo”, prospetta una più ampia riduzione della sosta privata lungo via Berengario, oltre ad una riduzione della carreggiata. Così Modena, dopo l’importante operazione di pedonalizzazione di Piazza Roma fino alle aree di via Gallucci e Sant’Eufemia, si prepara a seguire sempre più le orme di tante altre città pedonalizzate, in un’ottica di valorizzare dello spazio pubblico e di mobilità alternativa e sostenibile.