La task force di 17 esperti guidata da Vittorio Colao ha presentato le linee guida per la ripartenza con date scaglionate a seconda dei settori. Le riaperture e il ritorno alla normalità non saranno però irreversibili, il lockdown tornerà in vigore qualora dovesse ripartire il contagio e le Regioni sono tenute a monitorare costantemente i parametri sanitari chiave. In primo luogo la situazione epidemiologica, poi l’adeguatezza degli ospedali dove deve esserci disponibilità di posti letto per fronteggiare un’eventuale ritorno del virus; e infine non devono mancare dispositivi di protezione individuale, quindi mascherine e guanti, che devono essere garantiti in abbondanza a tutta la popolazione. Se uno di questi tre parametri verrà meno il lockdown verrà ripristinato.

Per quanto riguarda le aziende, quelle che potranno ripartire subito – dal 4 maggio – sono quelle del settore minerario, manufatturiero, costruzioni e servizi collegati. Tutte attività considerate a basso rischio.

È probabile che i negozi riapriranno più avanti nel corso di maggio, l’11 o forse il 18; poi toccherà ai bar e ai ristoranti che possono operare su spazi ampi e con le garanzie di protezione individuale e di distanziamento. Si parla di un possibile via libera prima dell’estate ma sicuramente non prima del 18 maggio.