27 maggio 2021. Una data che, a ripensarci bene, i tifosi del Modena potrebbero non scordare mai. Perché è stato proprio il 27 maggio 2021 che sul sito ufficiale del club gialloblu, il giorno dopo l’incredibile eliminazione dai playoff al Braglia per mano dell’Albinoleffe, veniva dato l’annuncio della cessione della società, che dalla Kerakoll di Romano Sghedoni passava nelle mani della Rivetex S.R.L., holding finanziaria della famiglia Rivetti. Sono passati esattamente 365 giorni da quel momento. Un anno esatto. Un anno di cambiamenti. Rivoluzioni, addirittura. A partire dall’assetto societario per arrivare ai calciatori, con la rosa che venne stravolta e cambiarono praticamente quasi tutti gli interpreti, ad eccezione di una decina scarsa di giocatori. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata. E soprattutto sono stati centrati tutti gli obiettivi fissati dalla nuova società canarina. E pure di più, se si pensa che ai due traguardi prestabiliti, quello della promozione in Serie B nel giro di due anni, centrato al primo colpo, e quello del rivedere un Braglia pieno, si è aggiunto pure il trionfo nella Supercoppa di Serie C che ha portato un trofeo in più in casa Modena. 365 giorni intensi, ma che hanno rappresentato soltanto un primo tassello del futuro del club, che ora dovrà passare dalla riconferma in Serie B, rimanendo strettamente legati al campo, ma anche dal progetto dello stadio Braglia, dal museo e da altre iniziative per rendere ancora più un tutt’uno il Modena calcio con la città di Modena. Ma intanto la prima candelina è stata spenta dalla nuova proprietà, e sulla torta c’è ben più di una sola ciliegina.