È stata confermata la condanna all’ergastolo per Raffaele Esposito, ex cuoco accusato di aver ucciso e carbonizzato, a Modena, una prostituta rumena di 31 anni, Nicoleta Vasilica. La decisione è stata presa dalla Corte di assise di appello di Bologna, in abbreviato, accogliendo la sentenza di primo grado emessa dal tribunale della nostra città nel 2019. Oltre all’omicidio di Nicoleta, su Esposito pesavano le accuse di avere violentato una 28enne di Zocca e tentato di sequestrare una giovane in mezzo alla strada a Savignano sul Panaro, sempre nella nostra provincia, tra il 24 agosto e il 2 settembre 2018. Tutti gravi episodi, nei confronti delle donne, avvenuti in un lasso di tempo abbastanza limitato da portare ad ipotizzare, come ricordato dal sostituto procuratore generale Lucia Musti nella requisitoria davanti alla Corte, “l’esistenza inquietante nel territorio di Modena di un serial killer”. La dottoressa Musti ha sottolineato come, nel caso di Nicoleta, si tratti di un omicidio sorretto da diverse prove a carico dell’imputato, nonostante lui abbia sempre negato l’omicidio. L’ex cuoco di 35 anni, aveva ammesso la responsabilità della violenza sessuale e di aver bruciato il corpo di Nicoleta per paura, ma ha sempre negato l’omicidio, attribuendolo ad altre persone. Una versione ritenuta inverosimile per gli inquirenti. Esposito è stato descritto come “un bugiardo cronico che tende a manipolare e stravolgere la realtà, capace di negare a oltranza, anche oltre l’evidenza”.