Sandro Pochesci torna alla guida del Carpi. I rumors che avevamo riportato ieri sera, dopo la catastrofica sconfitta di Padova e le dimissioni di Luciano Foschi, hanno trovato conferma in giornata e la scelta della società biancorossa è caduta sul tecnico romano, soluzione preferita a quella di Stefano Sottili, già alla guida del Carpi in C2 nel 2010-11 e alla soluzione interna con il tecnico Bertoni dell’Under 17. Pochesci era stato esonerato lo scorso 21 gennaio, all’indomani della sconfitta di Macerata col Matelica, lasciando il Carpi a +6 sulla zona playout e a -2 dai playoff. Tre settimane e 6 gare dopo Pochesci lo ritrova un po’ più in basso, equidistante 5 punti da spareggi promozione e zona calda. E la classifica è l’unica cosa ancora dignitosa di un andazzo che da una settimana a questa parte ha preso una china più che preoccupante. Se infatti il bilancio della gestione Foschi è fallimentare, con 3 punti in 6 gare, 4 gol fatti e 20 subiti, le ultime tre figuracce con Fano, Imolese e Padova, in cui la porta di Rossini è stata bucata 13 volte in 270’, hanno tolto ogni dubbio. Foschi si è dimesso già ieri sera e oggi la società ha richiamato Pochesci, sotto contratto fino al 2022. Una scelta che fino a ieri mattina sembrava impossibile, visto il modo burrascoso in cui si erano lasciate le parti, con tanto di strascichi polemici di cui si sono riempiti i social biancorossi in queste tre settimane. Ma già ieri sera, dopo Padova, il Carpi ha deciso di varare una sorta di “tregua armata” col tecnico per il bene comune della salvezza, che a quota 27 dista 13 punti circa, da conquistare in 15 giornate. Nel pomeriggio dunque l’allenamento di scarico dopo la gara di ieri è stato guidato dai preparatori Spadafora e Morelli, mentre domattina toccherà a Pochesci riprendere possesso del timone di una barca che sta facendo acqua da tutte le parti e che domenica ad Arezzo si gioca la classifica e anche la faccia.