L’andamento della stagione turistica sull’Appennino modenese è a tinte chiaroscure: sono molti i turisti, ma crollano del 40% le prenotazioni fino a fine luglio nelle strutture alberghiere, che risultano invece essere vicine al tutto esaurito soltanto nella settimana di ferragosto. Peculiarità dell’estate 2020 è che per le vacanze si preferisce la sistemazione in casa: è alta la richiesta di affitti turistici e netta la ripresa della compravendita di immobili. A dirlo sono i primi dati raccolti da Assoturismo Confesercenti, che ha descritto lo scenario sulle nostre montagne, in questi mesi ripopolate soprattutto da modenesi. Secondo il primo bilancio fatto dall’associazione, ristoratori e commercianti non si lamentano, poiché per loro il calo del giro d’affari dei mesi scorsi dovuto allo stop forzato sta in parte rientrando. Chi invece continua a risentire del post pandemia sono gli hotel: i vacanzieri preferiscono sistemarsi in case e appartamenti e oltre agli affitti turistici sono ripartite anche le compravendite, con una risalita del valore degli immobili. Al 31 luglio alberghi, pensioni e hotel hanno perso il 40% degli incassi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: sono mancate le prenotazioni dei vari gruppi organizzati (ancora fermi) e quelle dei campus estivi delle società sportive; bene i primi quindici giorni di agosto: fino a ferragosto le strutture ricettive sono quasi tutte al completo, ma dal 21 in poi le prenotazioni crollano nuovamente, quindi anche il mese in corso sarà in negativo rispetto al 2019. Complessivamente, Assoturismo ha registrato un rinnovato interesse per il nostro Appennino, che deve fare da volano per ripensare l’intero sistema turistico dell’area.