Ha offeso il capotreno e gli addetti alla sicurezza e ha impedito al convoglio di partire, bloccando la porta. Attimi di tensione alla stazione di Modena, fatti di urla, pugni al treno, dita puntate contro gli operatori. Protagonista di questo episodio, che ha visto un’aggressione fortunatamente solo verbale, è un uomo del Burkina Faso, già noto sia alla Polizia, che agli addetti di Trenitalia. Il convoglio delle 19.58 diretto ad Ancona era fermo al binario 3 e stava facendo salire gli ultimi passeggeri quando gli operatori delle Ferrovie dello Stato hanno individuato lo straniero, a cui hanno chiesto di esibire il biglietto di viaggio. È qui che la furia dell’uomo è iniziata. Rifiutandosi sia di porgere i documenti sia di lasciare il treno, ha iniziato a gridare e a offendere il personale che lo aveva fermato. Gli addetti alla sicurezza hanno chiesto anche l’intervento della Polizia e fortunatamente sono riusciti, dopo diversi minuti, a fare scendere l’uomo dal treno. Una storia che fortunatamente ha avuto, come elementi, solo tanta tensione e qualche minuto di ritardo per i pendolari, ma nessun epilogo violento. L’episodio riaccende comunque i fari sul tema della sicurezza di chi lavora quotidianamente sulle tratte ferroviarie. Non sono rare infatti le aggressioni a danni degli addetti alla sicurezza o alla Polizia Ferroviaria. Tanto che numerosi sono stati gli scioperi indetti per chiedere maggiori tutele.