Pur senza considerare il 2020, quando l’effetto lockdown ha determinato una drastica riduzione di circolazione e scontri, da alcuni anni il numero di incidenti stradali risulta in calo a Modena. Nel 2018 furono 2.415, con 903 feriti, e nel 2019 non oltre 2.250, con 856 feriti, nell’ambito di un trend agevolato dalle campagne di sicurezza stradale condotte a vari livelli. Dall’inizio di quest’anno, il numero di sinistri rilevati dalla Polizia Locale della nostra città si attesta a 1.344, di cui 549 con feriti.
Ciononostante, il livello di mortalità è ancora alto e in Italia lo è più che nel resto d’Europa. Modena purtroppo non fa eccezione: la nostra provincia ha visto aumentare il numero di sinistri con esito mortale. 5 i sinistri che da gennaio 2021 non hanno dato scampo ad altrettante persone. In un caso si è trattato dell’investimento di un pedone; in altri due episodi, il pedone investito ha riportato ferite gravi. Ma i pedoni non sono gli unici utenti deboli della strada. Se in oltre il 70 per cento dei casi gli incidenti hanno coinvolto vetture, nella classifica dei veicoli più coinvolti, subito dopo i mezzi pesanti, ci sono le bici, seguono ciclomotori e motocicli. La maggior parte degli incidenti quest’anno sono stati provocati dal mancato arresto tempestivo del veicolo, spesso per distrazione. Altre cause di incidenti molto frequenti sono lo spostamento pericoloso sulla carreggiata, la mancata precedenza e la violazione semaforica. L’analisi delle infrazioni e delle principali circostanze in cui si verificano i sinistri, sottolinea la Polizia Locale, è il punto di partenza per informare e rendere i conducenti più consapevoli e attenti.