Secondo l’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, il lungo periodo di lockdown ha avuto effetti negativi sul comportamento alla guida dei modenesi. Sul fronte dei numeri, l’ente ha rilevato che nel mese di aprile, in pieno lock down, nella nostra provincia non si è contata nessuna vittima per incidenti stradali, mentre sono stati due i morti, un pedone e un automobilista, nel solo mese di maggio, appena iniziata la fase due. A livello regionale, i decessi sono quintuplicati: 2 su tutto il territorio emiliano-romagnolo ad aprile e 10 a maggio. Secondo l’Osservatorio non si tratta solo della “legge dei grandi numeri”, per la quale se ci sono più automobilisti sulle strade, aumenta la probabilità che si verifichino incidenti, ma di un vero e proprio effetto post-lock down. È dimostrato dagli studi degli psicologi che la guida, attività complessa che implica grande coordinazione senso-motoria, è influenzata dai nostri stati emotivi e in special modo dallo stress e dall’ansia. Stress e ansia – spiega l’osservatorio – che possono essere state aggravate dall’inattività di questo periodo di chiusura. I problemi legati al lavoro, perso o da riavviare o da finanziare, sono costantemente presenti in molti conducenti e sono fonte di ulteriore distrazione nella mente rispetto alla necessaria attenzione alla guida. A questi, si aggiunge spesso l’ansia, causata dall’insicurezza di chi torna al volante dopo molto tempo, creando un mix che impedisce al cervello di affrontare simultaneamente più attività contemporaneamente.