Nel video le interviste a:

-Raffaele Donini, Ass. regionale alle Politiche per la salute

-Antonio Pastori, Coord. rete regionale dell’emergenza 118

Sono 270 le piattaforme di sosta per l’elisoccorso in Emilia Romagna, 250 gli operatori sanitari tra medici e infermieri che si alternano a bordo degli elicotteri del 118. E’ partito il 1° luglio il nuovo modello operativo con un investimento di circa 18 milioni di euro. Confermata la presenza di almeno un elicottero sempre operativo nelle 24 ore (con base all’ospedale Maggiore di Bologna), dotato di sistemi di visione notturna, introdotta, presso le due basi di Parma e Ravenna, un’estensione dell’arco temporale di operatività, che soprattutto nel periodo estivo, quando si registrano sistematicamente i picchi di richieste di intervento, consentirà di disporre del servizio dalle prime luci dell’alba fino al tramonto. Non solo, perché raddoppiano – passando da uno a due (Pavullo nel Frignano e Ravenna) sui quattro operativi in Emilia-Romagna – gli elicotteri dotati di sistema di verricello di soccorso, che assicura la possibilità di rilasciare il team sanitario e di recuperare gli infortunati anche in luoghi impervi, dove non è possibile l’atterraggio del mezzo

Di questa riorganizzazione del 118 fa parte anche l’attivazione, nei prossimi mesi, del numero unico europeo per le emergenze 112.