La conferma è arrivata. Appartiene a Saman Abbas il cadavere ritrovato il 18 novembre scorso nelle campagne di Novellara. La 18enne pakistana, è stata identificata da un’anomalia dentaria e da una frattura al collo. Lo ha riferito l’avvocato Barbara Iannuccelli che assiste l’associazione Penelope ed è parte civile nel processo che inizierà a febbraio a carico dei cinque indagati. Sembrerebbe inoltre che l’osso ioide sia fratturato nella parte sinistra anteriore del collo e ciò, secondo la Iannuccelli, avvalorerebbe l’ipotesi di strangolamento. Bisognerà però svolgere ulteriori analisi per stabilire se si tratta di una rottura pre o post mortem. Gli accertamenti medico-legali sono stati affidati dalla Corte di assise ai periti Cristina Cattaneo, nota per aver seguito i casi di Yara Gambirasio e Stefano Cucchi, e all’archeologo forense Dominico Salsarola Intanto mentre le indagini proseguono il prossimo 10 febbraio a Reggio Emilia, comincerà il processo a carico dei familiari.

Per l’omicidio della 18enne uccisa dai suoi familiari per aver rifiutato un matrimonio combinato sono stati arrestati 4 dei 5 indagati a processo: si tratta del padre della giovane arrestato in Pakistan, dello zio e dei due cugini detenuti in carcere in Italia e la mamma della 18enne. Unica al momento ancora a piede libero in Pakistan.