Dopo il rinvio a causa del maltempo si è svolta questa mattina la nuova udienza sul caso di Rocco De Salvatore, il pensionato trovato senza vita nella sua casa di Massa Finalese. Il giudice ha ascoltato altre quattro testimonianze della parte civile, ovvero una delle figlie dell’uomo, arrivata da Benevento, un maresciallo dei Carabinieri, il vicino di casa di De Salvatore e il fratello della stessa Samia El Harim, imputata insieme ad Angelo Barbato per la morte del 71enne. Il 29 giugno, giorno della nuova udienza, sarà invece il turno della difesa. È attesa la versione dei fatti dei due imputati e l’ascolto delle prime testimonianze a favore del 40enne Angelo Barbato e della 37enne Samia El Harim. La vicenda risale al 31 luglio scorso quando il pensionato è stato rinvenuto morto nella sua abitazione in via Volta, a Massa. L’arresto dei due imputati è scattato a seguito di minuziose indagini condotte dai Carabinieri ma anche all’esito dell’esame tossicologico che avrebbe confermato come la vittima sia deceduta a causa della prolungata somministrazione di una dose massiccia di farmaci. Secondo l’accusa i due avrebbero fatto assumere a De Salvatore una dozzina di pillole per indurlo in uno stato di incoscienza, durante la quale gli avrebbero sottratto denaro e approfittato delle sue disponibilità. I due devono anche rispondere di rapina aggravata oltre che di omicidio preterintenzionale; per la donna si aggiunge il reato di maltrattamenti ai danni dell’anziano, che sarebbero stati messi in atto durante un periodo di convivenza con la vittima.