Saranno circa 50mila gli studenti modenesi che, dall’infanzia fino alla prima media compresa, torneranno in presenza dopo le festività pasquali. Dall’annuncio del nuovo Decreto Draghi dello scorso 26 marzo che prevedeva il ritorno sui banchi di scuola, le istituzioni sono ancora al lavoro per organizzare e stilare le linee guida per un ritorno tra i banchi in totale sicurezza. Specie per quanto riguarda la gestione di eventuali casi di positività tra gli alunni. Da Palazzo Chigi l’ipotesi è quella di uno screening di massa, con un tampone rapido a settimana eseguito ad ogni studente: strada che però, a livello pratico, è di fatto impercorribile. Testare ogni 7 giorni circa 95mila studenti di Modena e provincia, se si includono anche gli istituti superiori, è complicato, oltre che per i costi, anche a livello logistico. Per questo è possibile che si continui a procedere come prima dello stop alla presenza al 100%: ossia l’esecuzione di un tampone al rientro in classe dopo la fine della quarantena. Tutte ipotesi al momento, ma che dovranno trovare una quadra in tempi brevi, dato che manca meno di una settimana alla fatidica data del 7 aprile e bisognerà scongiurare ogni eventualità di potenziali focolai.