Il 14 settembre è sempre più vicino, ma il rebus scuola è tutt’altro che risolto. La preoccupazione viene dagli stessi dirigenti scolastici che tra quattro giorni dovranno riaprire le porte. L’associazione dei presidi a livello nazionale sottolinea come siano soprattutto tre le criticità: il ritardo dei banchi monoposto, la carenza di spazi e la mancanza di professori. Nonostante le preoccupazioni e le incertezze, ieri pomeriggio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa per annunciare il regolare avvio delle scuole il 14 settembre. Proprio per le troppe incertezze, diverse campanelle non suoneranno questo lunedì. In Friuli Venezia Giulia le scuole riaprono il 16, in Sardegna il 22, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia e Campania il 24 settembre. Confermato invece l’avvio il 14 settembre in Emilia-Romagna. Nella nostra provincia, sciolto il nodo del trasporto pubblico, rimane il dubbio sui docenti over 55 o con patologie immunodepressive che potrebbero chiedere di lavorare a distanza per limitare il rischio contagio; mentre sul fronte spazio è ancora difficile la situazione che ruota intorno al Liceo Muratori e all’istituto Barozzi, che il 14 manifesterà invece che entrare in classe. Nuovi scenari sul fronte scuola e non solo si aprono poi se dovesse essere confermata l’ipotesi di una riduzione del periodo di isolamento da 14 a 7 giorni se in mancanza di sintomi.