Da Reddito di cittadinanza a “Mia”, ovvero “misura di inclusione attiva”. È la formula a cui il Governo sta lavorando per mandare in soffitta il sostegno introdotto dal Movimento Cinque Stelle. Il decreto sulla riforma, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nel giro di un paio di settimane per prendere il via effettivo da dopo l’estate. Da quanto si apprende, l’esecutivo prevedrebbe due casistiche: una per le famiglie caratterizzate dall’assenza di “occupabili” e una per i nuclei con persone in grado di lavorare. Nel primo frangente, in presenza quindi di minori, disabili o anziani over 60, il sussidio dovrebbe restare di 500 euro con durata confermata a 18 mesi per la prima domanda, 12 a partire dalla seconda. Per le famiglie di occupabili, circa 440mila, arriverebbe invece il giro di vite. Scaduto il Reddito di cittadinanza, l’agevolazione scenderebbe a 375 euro e la misura non potrà durare più di un anno. Dopo la seconda domanda la scadenza scende a sei mesi e una eventuale terza domanda sarà possibile solo dopo una pausa di un anno e mezzo. Gli occupabili dovranno iscriversi a una piattaforma nazionale dove riceveranno di lavoro definite “congrue”: basterà rifiutarne una per veder decadere il sostegno. Sempre secondo il Corriere della Sera, si abbassa anche il tetto Isee per ottenere l’aiuto, dagli attuali 9.360 euro a 7.200.