Il furgone di una società portavalori tedesca, guidato da due vigilantes di origine italiana, era diretto verso Bologna, sull’A22 autobrennero, quando, alle 2 della notte, all’altezza dell’uscita di Carpi, è stato avvicinato da un auto che gli ha bloccato la strada. Dal mezzo scendono due uomini, pare dell’est Europa, armati, che minacciano i due vigilantes e sequestrano il mezzo portavalori sul quale salgono obbligando i due vigilantes a rimettersi in viaggio. Azione fulminea, programmata. Poco dopo i due vigilantes saranno scaricati dai loro sequestratori a Parma, mentre il mezzo, dopo poche ore, sarà ritrovato a Correggio, svuotato di tutto il suo prezioso carico. Si parla di milioni di euro, da indiscrezioni non confermate forse dieci. Tra oro, soprattutto, e contanti. La notizia si diffonde solo nel tardo pomeriggio. Bocche cucite e nessun aggiornamento dalla Questura di Modena che sta indagando con il massimo riserbo nell’ambito del fascicolo aperto dalla procura di Modena, competente territorialmente perché l’assalto è avvenuto a Carpi. Indagini serrate in collaborazione con la questura di Parma dove i due vigilantes sequestrati sarebbero stati ascoltati per gli accertamenti sull’origine dei rapinatori, e sulla tipologia di arma utilizzata. Aspetto importante per capirne l’appartenza a gruppi singoli o bande organizzate. Capaci di portare segno un colpo che al momento sembrerebbe da manuale del crimine.