Nel video, le interviste a Alessandra Filippi, Assessore all’Ambiente Comune di Modena

Nonostante le ancora persistenti difficoltà dei cittadini nel conferire regolarmente i propri rifiuti in città, tra cassonetti acciaccati e sacchetti ritirati in ritardo – e una Tari che a Modena si conferma dal 2017 una delle più care dell’Emilia-Romagna –, la raccolta differenziata si appresta a entrare nella sua Fase 2, con dodici novità che si aggiungono a quelle già attivate nei mesi scorsi, ma ancora non sufficienti per soddisfare a pieno le esigenze dei modenesi che chiedono una città più bella e pulita.

Si aggiungono anche nuovi arredi per il centro storico, più isole ecologiche e riqualificazione delle aree pubbliche, ma anche un miglioramento della tempestività di risposta agli utenti. Sicuramente una raccolta migliorata in termini di risultati operativi, con un balzo che a fine ottobre ha raggiunto il 77%, rispetto al 61% del 2022. Quindi, di fatto, il modello non si tocca. Vengono solo messi in campo ulteriori miglioramenti, sempre con un occhio di riguardo per i furbetti. Dall’avvio della trasformazione sono oltre 4mila le utenze regolarizzate, con un’attività di prevenzione e controllo con 1067 verbali di accertamento. Più del doppio di quelle dello scorso anno.