Modena non è una città a misura di anziani. A dirlo è la classifica sulla qualità della vita del Sole 24 Ore suddivisa per generazioni. L’indagine, la terza di questo tipo, divide le fasce di età in tre macro categorie, bambini, giovani e anziani, e sulla base di 12 parametri stabilisce le capacità delle istituzioni di mettere in campo servizi efficienti ed adeguati ad ognuna di esse. Se da una parte il nostro territorio a differenza dello scorso anno ha migliorato i servizi per i bambini pazziandosi alla 12 esima posizione del podio nazionale, contro il 42esimo dello scorso anno, soprattutto per la presenza di pediatri, per gli asili nido e le rette delle mense scolastiche, scivola in basso negli indici del benessere per gli anziani fino alla 64 esima posizione. Tra i punti dolenti, il peggiore che piazza la città della Ghirlandina negli ultimi posti, è il problema dell’esposizione all’inquinamento acustico, seguito dalla mancanza di infermieri a loro dedicati, dall’eccessivo consumo di farmaci per la depressione, alle sofferenze vissute dal servizio per l’assistenza domiciliare. Problematiche che rendono la vita degli over 65 non proprio agevole. Le cose vanno meglio per i giovani, in questo caso la classifica del Sole 24 Ore vede Modena al 34esimo posto. I numeri positivi riguardano le aree sportive, ma anche le amministrazioni comunali gestite da under 40. Dato negativo invece quello del quoziente di nuzialità, sono sempre meno quelli che decidono di convolare a nozze. Le città d’Italia dove invece si vive meglio sono Siena per più piccoli, Ravenna per gli under 35 e Trento per la terza età.