Domani sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a visitare i comuni dell’Emilia-Romagna maggiormente colpiti dall’alluvione. Il Capo dello Stato è atteso a Cesena, Forlì, Faenza e Modigliana – uno dei paesi rimasti quasi isolati – per incontrare volontari, sindaci, per toccare con mano la devastazione del fango e dare un segnale di vicinanza ai cittadini. Intanto sulla Romagna e nella pianura bolognese in ginocchio a causa dell’alluvione per la prima volta dall’inizio dell’emergenza oggi regna un bollettino di colore giallo, la criticità più bassa secondo il sistema di allerta della Protezione Civile e di Arpae. Le complessità che permangono sono legate all’elevata saturazione dei suoli e alla difficoltà di smaltimento delle acque. Ma se il colore dell’allerta sta lentamente ritornando al verde, la normalità è ancora lontana dall’essere riconquistata nel forlivese, nel ravennate e nel bolognese. Non solo serve rimuovere completamente il fango, serve anche trovare le risorse per ricostruire il prima possibile. Un nodo ancora da sciogliere nella gestione dell’emergenza su questo fronte è quello del commissario. Solitamente il ruolo è sempre stato assegnato al Presidente della Regione, ma il nome di Stefano Bonaccini non è tra le prime scelte del Governo. A opporsi sarebbe il Ministro Matteo Salvini, anche se lui ha sempre negato. Il nome che ora circola è quello divenuto noto durante la pandemia da Covid: il generale Francesco Paolo Figliuolo. “Una persona assolutamente degna” secondo il leader della Lega.