L’Emilia-Romagna resterà in zona rossa fino a Pasqua. Con lei anche Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Marche, Lombardia, Campania, Trento, Puglia e Veneto. Si tratta delle Regioni entrate nell’area con maggiori restrizioni la settimana scorsa e che potevano sperare, al massimo, di poter tornare arancioni a partire dal 29 aprile, per potere respirare un poco prima delle chiusure in occasione delle festività di Pasqua. Ma la curva del contagio non si è arrestata, ha rilevato oggi la Cabina di Regia secondo l’ormai tradizionale monitoraggio settimanale. Nella nostra regione in particolare l’incidenza settimanale è ancora di molto superiore ai 250 casi per 100mila abitanti, arrivando a quota 423, il secondo dato più grave in Italia dopo quello del Friuli. Basta questo per decretare altre due settimane di zona rossa per l’Emilia-Romagna, fino, almeno, al 6 aprile. Ma i numeri sono preoccupanti anche sotto altri fronti: secondo l’ultima rilevazione dell’Agenas l’Emilia-Romagna ha il 55% dei posti letto occupati all’interno degli ospedali, tra terapie intensive e reparti medici. Tasso superiore a entrambe le soglie limite, fissate al 30% per i posti letto ventilati e al 40% per le altre postazioni Covid. A livello nazionale, la cabina di regia ha rilevato un indice Rt pari a 1,16, uguale alla settimana scorsa.