Nel video l’intervista a Stefania Cavani, Servizi Accoglienza del Museo

Come nasce la grandezza. Intesa non solo come sfarzo, ma anche come bellezza, tecnica, progresso. Come è cambiata Sassuolo da quando, nel 1634, Francesco I d’Este, duca di Modena e Reggio, incaricò l’architetto romano Bartolomeo Avanzini e l’ingegnere reggiano Gaspare Vigarani, di trasformare il palazzo castellano in una dimora di rappresentanza? È a questa domanda che i visitatori potranno trovare risposta, attraverso l’allestimento e i tesori svelati del Palazzo Ducale di Sassuolo. Cinque sale dell’ala meridionale, dette dell’Appartamento di Orlando e fino ad oggi solo saltuariamente aperte al pubblico, sono state destinate ad illustrare e ricostruire con grandi modelli, disegni ricostruttivi, opere, filmati e immagini, le trasformazioni del complesso e del territorio circostante: da piccolo luogo fortificato, a prestigiosa residenza ricca di arredi, fontane, sculture e dipinti. Nel 1658 si fermò a Sassuolo la Regina di Svezia e furono tre giorni di festa e di sfarzo, nel 1761 a tre cavalieri inglesi venne offerto un banchetto tra queste mura che avrebbero potuti saziarli per tre giorni. Sono solo alcuni aneddoti che coinvolgono una dimora di pregio non inferiore ad altre grandi palazzi regali italiani