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Piano neve, ecco il ‘semaforo virtuale’


    Anche quest’anno regolerà l’intervento di lame e spargisale

    La stagione invernale è all’orizzonte e, puntuale come ogni anno, il Comune fa il punto sul Piano neve. A proposito anche per la stagione 2013/2014 ci sarà un ‘semaforo virtuale’ per stabilire, in base all’intensità delle precipitazioni, come intervenire per assicurare il traffico dei mezzi pubblici e privati e l’accesso a scuole, uffici e strutture sanitarie. Secondo il Piano, infatti, il verde scatta con nevicate deboli da zero a cinque centimetri e prevede che entrino in funzione gli spargisale sulle strade principali, i cavalcavia e i sottopassi. E’ previsto un primo livello di intervento che riguarda circa 200 chilometri di strade e un secondo livello estende l’attività anche ad altri 150 chilometri. Per nevicate di media intensità (da 5 a 12 centimetri) si accende il giallo ed entrano in attività le lame per ripulire i 350 chilometri della viabilità principale e, tra l’altro, i parcheggi ‘strategici’ che agevolano l’utilizzo dei mezzi pubblici. Solo con nevicate di forte intensità, cioè oltre i 12 centimetri, scatta il semaforo rosso e si interviene su tutti i circa 900 chilometri di strade comunali utilizzando tutte le lame a disposizione. Sul fronte della pulizia delle strade entreranno in funzione 117 lame e 23 spargisale, due in più rispetto allo scorso anno, e 50 tecnici. Intanto venerdì e sabato in piazza Torre, verrà distribuito ai passanti un volantino in cui sono spiegate le regole da seguire in caso di nevicate.

    Intanto Blondi chiede ai consiglieri di esprimersi «secondo coscienza»


      «Rispettate il valore della delibera popolare»

      Promesse a parte (vedi l’apertura del cortile del Palazzo Ducale ai pedoni), la commissione consiliare di due giorni fa ha affrontato i contenuti della delibera popolare che chiede lo slittamento della pedonalizzazione. Documento che sarà discusso in Consiglio comunale il prossimo 14 novembre. E nonostante la delibera si sia confermata uno strumento democratico che ha raccolto i favori di 600 modenesi, sembra probabile non avrà i voti sufficienti per passare. Per questo ieri diversi esponenti di centrodestra si sono espressi in maniera critica verso questo atteggiamento della maggioranza. «C’è chi, all’interno della Giunta – afferma Luca Ghelfi del Pdl – dice di voler cambiare passo, di avere una nuova visione della città, e parla di partecipazione. Ebbene ecco l’occasione per dimostrarlo. E’ il momento di dimostrare la voglia di cambiare, e di ascoltare la città». Sostiene l’importanza della delibera anche Nicola Rossi di Modena Futura: «Mi sarei aspettato che dopo le dichiarazioni fatte da parte di assessori e possibili candidati sindaci del Pd, ne seguissero anche i fatti, invece nulla, come sempre alla fine tutti allineati». E in vista del Consiglio, Piero Blondi ha spedito una lettera a tutti i consiglieri di maggioranza, per sensibilizzarli ad ascoltare il volere dei modenesi. «E’ la prima volta – scrive il commerciante – che si utilizza uno degli strumenti di partecipazione diretta dei cittadini all’azione di governo della nostra città». Nelle righe successive, Blondi chiede di non mortificare «per indifferenza o per spirito di fazione, l’osservanza delle regole che la proposta di delibera vi pone davanti. In essa si chiede il rispetto e la cura dei beni comuni e di non saltare fondamentali passaggi logici per la fretta di arrivare subito al risultato finale, peraltro condiviso, senza preoccuparsi delle ricadute negative». Infine. l’invito a seguire la propria coscienza: «Siamo consapevoli che approvare la nostra proposta significherebbe contrastare la volontà del sindaco. E’ però ormai tempo che vi affidiate all’indipendenza del vostro giudizio. L’epoca dell’obbedienza cieca è sepolta da tempo». (vi.ma)

      La querelle sulla pedonalizzazione


        Tra proposte e malumori infiniti

        Piazza Roma, piace l’idea del cortile del Palazzo Ducale aperto ai pedoni


          Unico dubbio: l’effettiva fattibilità

          Due giorni fa la commissione consiliare su piazza Roma ha, di fatto, riproposto le posizioni in campo. Da una parte commercianti, residenti e minoranze che sperano di rimandare la pedonalizzazione grazie alla delibera popolare, dall’altra la giunta che vuole proseguire nel progetto, nonostante le tempistiche si siano inevitabilmente dilungate. Durante il dibattito è emersa, però, un’altra novità che, almeno apparentemente, sembra mettere d’accordo tutti gli attori in campo: l’apertura ai pedoni del cortile d’onore del Palazzo Ducale, creando così un collegamento tra corso Vittorio Emanuele e via Farini. A garantire che si sta lavorando in questa direzione sono stati il sindaco Pighi e l’assessore Giacobazzi, ma non è ancora dato sapere se l’ipotesi sarà fattibile, anche perché tra Comune e Accademia c’è già in corso la partita sui possibili posti auto in piazzale Basile. A promuovere l’apertura del cortile è, per esempio, il presidente di Confcommercio Modena, Massimo Malpighi, secondo cui «la soluzione sarebbe un valore aggiunto che aumenterebbe l’attrattività del centro per cittadini e turisti. Si tratterebbe di un passaggio pedonale splendido che valorizzerebbe ulteriormente quell’identità e quella vocazione della piazza che da sempre indichiamo come elementi fondamentali del progetto». Concorde la guida di Lapam Modena, Silvia Manicardi: «Se ne parla da tanto e già in passato ci eravamo trovati d’accordo, ma bisognerà vedere se si potrà realizzare in tempi brevi». Resta critico verso l’ottusità del Comune uno dei promotori della delibera popolare, l’avvocato Giuliano Zanni, che seppur giudichi positivamente l’idea del collegamento pedonale tra Vittorio Emanuele e via Farini, dubita «potrà avvenire tutti i giorni, per le arcinote ragioni di sicurezza e sorveglianza connaturate all’Accademia militare. Siamo sempre nel campo dei bei sogni». Il nodo da risolvere nella querelle pedonalizzazione resta sempre e comunque quello dei posti auto alternativi alle 180 strisce blu in piazza Roma: «Il vero peccato originale di tutto il progetto è il Novi Park – sottolinea a proposito Zanni – ma l’amministrazione non può e non vuole ammetterlo e aggiunge errore ad errore». Tornando sul cortile del Palazzo Ducale, un ostacolo non da poco sarebbe quello della sicurezza di un passaggio interno a un edificio considerato sensibile. In tempi non sospetti, inoltre, lo stesso Comune aveva lasciato intendere che il confronto con i vertici dell’Accademia sarebbe stato lungo. A prova di ciò, è emblematica la situazione di piazzale Basile. Mesi fa l’amministrazione l’aveva inserito tra le alternative certe ai parcheggi, salvo poi fare dietrofront per la presenza di un cantiere che terminerà solo tra due anni. E la stessa Accademia, contattata da ModenaQui, aveva affermato che il via libera all’utilizzo dell’area non era ancora così scontato. nVincenzo Malara

          Parte la campagna ‘La Coop sei ancora tu?’


            L’integrativo Coop Estense è un miraggio. Anzi, un fantasma che s appare e scompare ormai da tempo. Le trattative per il suo rinnovo sono ferme al palo, dopo che in estate sindacati e azienda hanno rotto le trattative per l’ennesima volta. Sulla mancata firma è nata la campagna di sensibilizzazione dei sindacati ‘La Coop sei ancora tu?’ che si sta svolgendo in queste settimane con volantinaggi nelle assemblee dei soci del colosso di via Virgilio e davanti a tutti i punti vendita delle provincie di Modena e Ferrara, per rivendicare il contratto integrativo aziendale disdettato unilateralmente dall’azienda il 1° maggio 2012. L’iniziativa sarà illustrata domani alle 10.30 durante una conferenza al centro commerciale I Portali, dove saranno denunciate le ricadute su salario e condizioni di lavoro legate all’assenza del contratto, a cui si sommano gli effetti della liberalizzazione degli orari commerciali che costringe al lavoro domenicale ormai tutti i dipendenti e impedisce una ‘normale’ gestione personale e familiare.

            Va in escandescenze: paura ai Servizi sociali


              Episodio choc ieri mattina agli sportelli dei Servizi sociali di via Rocca, dove un uomo è andato in escandescenze mettendosi anche a tirare sedie, con comprensibile terrore dei dipendenti. La fotografia è di piena situazione di crisi per quest’uomo che, a quanto trapelato, deve fare i conti con uno sfratto. Di qui la disperazione nonostante che dai Servizi abbia già ricevuto, a quanto dicono gli uffici, aiuti per migliaia di euro tra borse lavoro e buoni spesa. Fatto sta che ieri mattina per calmarlo sono dovuti intervenire carabinieri e polizia Municipale. Alla fine si è quietato, senza rendere necessari provvedimenti. Il fatto però riporta prepotentemente l’attenzione sull’emergenza lavoro che sta vivendo Sassuolo, che porta in alcuni casi anche a situazioni di conflitto con conseguenze per gli stessi uffici: non di rado la gente viene qui sperando l’insperabile e scaricando sui dipendenti la propria disperazione. Una dinamica vera a tal punto che da aver richiesto negli uffici il posizionamento di apposite barriere protettive per i dipendenti, che anche ieri dunque si sono rivelate particolarmente preziose. «E’ un episodio molto grave – commenta l’assessore al Sociale Giorgio Barbieri – ma purtroppo non nuovo nel contesto che si è venuto a creare. Le persone vivono un momento di estrema difficoltà affrontandolo in maniera molto diversa: c’è chi capisce fin dove possono arrivare i Comuni e cerca di arrangiarsi e chi invece si sfoga con chi non ha colpa di nulla». Giusto martedì l’assessorato aveva diffuso i nuovi allarmanti dati sulla crisi. A ottobre sono state 837 le richieste effettuate, erano 627 a settembre e solamente 373 ad agosto. Un trend di crescita che, naturalmente, si rispecchia anche nel numero di utenti: sono stati 770 i residenti che nel mese di ottobre si sono recati agli sportelli di via Rocca, erano stati 536 a Settembre e 322 ad Agosto. Altro dato significativo è la nazionalità di chi si reca ai Servizi per chiedere un aiuto. Per la prima volta in assoluto, infatti, il numero dei cittadini di origine straniera supera quello dei cittadini italiani: 426 contro 334.

              Fiorano e Maranello: un abisso sulla trasparenza


                Il Ministero plaude al sito della prima amministrazione e boccia la seconda

                Due fotografie molto distanti pur essendo vicinissimi territorialmente. Fiorano e Maranello ricevono un giudizio molto diverso in quanto a trasparenza sul sito del Governo, con plauso all’uno e criticità evidenziate per l’altro. Il sito internet del Comune di Fiorano ha superato a pieni voti l’esame della trasparenza attraverso il verificatore del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione: 65/65 è il risultato che si determina inserendo l’indirizzo fiorano.it nell’apposito spazio e facendo partire la verifica sul sito http://www.magellanopa.it/bussola/. Lo strumento, aperto e fruibile da tutti i cittadini, serve proprio a verificare la presenza nei siti istituzionali, di enti di vario livello, di tutte le informazioni che la normativa prevede in fatto di trasparenza: dalla corretta pubblicazione di bandi e delibere ai curriculum e stipendi dei pubblici amministratori. Interessato è in particolare il Portale della trasparenza dei siti comunali, ma verifiche vengono fatte dal sistema anche sulla correttezza della homepage e di altre pagine. «I dati sono sempre stati presenti sul sito del Comune di Fiorano – ha osservato l’assessore alla comunicazione e alla informatizzazione Alessandro Borghetti – ma recentemente ci siamo accorti che per questioni puramente tecniche alcune delle pagine non venivano rilevate correttamente dal verificatore. Abbiamo quindi provveduto, grazie al lavoro del nostro gruppo web, a risolvere queste difficoltà di lettura da parte del sistema e ora abbiamo avuto la conferma che il verificatore del Ministero riconosce la totalità delle nostre pagine come correttamente impostate e pubblicate. Per noi è motivo di orgoglio poter confermare che l’amministrazione, attraverso la sua vetrina che è costituita dal sito comunale, è completamente trasparente». Ben diverso il caso di Maranello, unico Comune del distretto ceramico a non pubblicare tuttora le determine dirigenziali ma solo un elenco. Anche per questo nella rilevazione del Ministero si è ritrovato al 61° posto su una graduatoria di 65. Un caso già denunciato a inizio ottobre dalla lista civica Per Maranello, parlando di «un risultato impietoso». «Dopo questa brutta figura – incalzo la lista – serve un’inversione di tendenza: la giunta inizi a raccogliere le tante nostre proposte finalizzate a trasformare il nostro Comune in un palazzo di vetro, anche utilizzando le potenzialità del web». Chissà che anche l’esempio di Fiorano non contribuisca a cambiare qualcosa.

                Telefonia, il Comune deve rivedere i canoni


                  Troppo alti rispetto al privato

                  SASSUOLO – Il caso Wind, con l’intesa trovata sullo spostamento del traliccio da via Emilia-Romagna a via Valle d’Aosta di cui abbiamo detto ieri, è lo spunto a Sassuolo per una riflessione più ampia sui canoni di concessione per le compagnie. Wind, lo ricordiamo, ha accettato di rinunciare all’impianto che sarebbe sorto nelle vicinanze di un bene architettonico come la Palazzina della Casiglia dietro concessione, per il primo quadriennio, di un affitto ridotto a 5mila euro annui. Cifra di molto inferiore a quanto viene attualmente chiesto agli altri operatori, su cui comunque il Comune, in uno scenario di mercato profondamente cambiato, ha deciso di intervenire. Nella stessa delibera del 29 ottobre che sottoscrive l’accordo con Wind infatti, si sottolinea che «il Comune si impegna a convocare un apposito tavolo di concertazione con tutti gli operatori di telefonia mobile, onde rideterminare il canone di concessione attualmente fissato in 18mila euro annuali e ritenuto non competitivo rispetto ai contratti di locazione offerti dai privati, stante i valori di mercato oggi correnti, così da rendere preferibile, da parte degli operatori di telefonia mobile, la collocazione delle nuove strutture su aree pubbliche, anche ai fini di un maggior controllo ed indirizzo nella progettazione e realizzazione». Insomma, la crisi si fa sentire dappertutto e chiama i dovuti correttivi per rimanere concorrenziali, in questo caso rispetto al privato, che con i tempi che corrono altrimenti rischierebbe di “rubare” progressivamente antenne all’ente pubblico, con nuove incognite estetiche sulle collocazioni e soprattutto introiti cancellati sui già affannosi bilanci comunali.

                  I conti con la crisi


                    Il mercato è cambiato

                    “La Calzetta”: altri 800 euro di solidarietà


                      SASSUOLO – Una delegazione dell’associazione “La Calzetta” ha consegnato in municipio 800 euro, frutto dell’evento “Antichi Sapori” da essa organizzato per le tradizionali Fiere di Ottobre appena trascorse e che ha visto impegnata l’associazione per tutte le domeniche. «E’ un grande piacere poter contribuire – ha sottolineato La Calzetta – nel nostro piccolo, affinché chi versa in condizioni di disagio possa trovare un minimo di sollievo con questi contributi: saremo nuovamente in piazza Garibaldi a dicembre».

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