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ALLE SALICETO PANARO, UNA ZONA DI QUIETE TEMPORANEA PER I BAMBINI


Nel video le interviste a:

  • Davide Paltrinieri, Presidente del Consiglio di Gestione Scuola Saliceto Panaro
  • Paola Busani, Direttivo FIAB Modena

Uno spazio sicuro e protetto per gli alunni della Scuola d’infanzia di Saliceto Panaro. Davanti all’istituto modenese è stata creata, solo per la giornata di ieri, una zona quiete temporanea, chiusa al traffico veicolare. Il pezzo di strada è stato trasformato in un percorso dedicato ai bambini, con segnali stradali e scritte per insegnare ai più piccoli ad andare in bicicletta. Per l’istituto scolastico locale è la quarta iniziativa correlata alla campagna europea Streets For Kids, che si concentra in particolare su una riqualificazione delle città per rendere le strade più sicure per i piccoli. Stando alle recenti rilevazioni della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, a Modena i ciclisti sono in calo, a causa anche dei numerosi incidenti stradali. Una condizione che spinge sempre meno i genitori ad avvicinare i propri figli alla bicicletta. Le iniziative, come quella realizzata ieri pomeriggio assumono quindi un ruolo fondamentale per incentivare l’utilizzo di questo mezzo.

VERSO IL VOTO, LA LISTA DI ALLEANZA VERDI E SINISTRA PER AMBIENTE E GIUSTIZIA SOCIALE


Nel video le interviste a:

  • Maria Teresa Rubbiani, Capolista Alleanza Verdi e Sinistra
  • Massimo Mezzetti, Candidato sindaco di Modena

Consiglieri uscenti, volti dell’associazionismo, ma anche medici, dipendenti, avvocati. Sono 16 donne e 16 uomini di diversa estrazione e provenienza i candidati che compongono la lista di Alleanza Verdi e Sinistra, ma tutti in comune hanno tre pilastri: la giustizia ambientale, la giustizia sociale e la pace. Nella squadra che rientra nella coalizione per Massimo Mezzetti, si ritrovano la consigliera uscente Paola Aime e l’assessora Alessandra Filippi. Capolista è la presidente del Quartiere 3 Maria Teresa Rubbiani. Proprio l’ambiente e la sostenibilità sono temi centrali nel patto per la città promosso da Massimo Mezzetti, che nel suo programma vede diversi progetti a favore del verde

AMMINISTRATIVE MODENA, TONELLI: “SUPERARE IL DUALISMO DEGLI OSPEDALI”


Nel video l’intervista a Claudio Tonelli, Candidato Sindaco Modena Volta Pagina, Unione Popolare e Possibile

La sanità pubblica come bene da preservare ma anche da riorganizzare laddove non funziona. Nel programma del candidato sindaco di Modena Volta Pagina, Unione Popolare e Possibile, Claudio Tonelli, c’è come punto importante anche la salute dei cittadini; una salute che passa anche e soprattutto dalla sanità territoriale, che negli ultimi anni sta vivendo una serie di criticità che devono trovare una risposta. Nel frattempo, secondo il candidato sindaco Claudio Tonelli, è necessario sviluppare ulteriormente la sanità nel territorio, continuando a scommettere sulle case della salute e su un miglioramento della qualità e dell’appropriatezza delle cure, in un dialogo proficuo con la regione e una lotta comune per la sanità pubblica.

PROGETTO “POLO CONAD”, LE NUOVE MODIFICHE SODDISFANO I COMITATI A METÀ


Nel video l’intervista a Camillo Po, Portavoce Quartiere Sacca

Meno parcheggi, circa 2mila metri quadri di terreno desigillato per garantire una maggiore permeabilità, più verde ed alberi ad alto fusto tra l’area residenziale e il comparto in fase di rigenerazione. Sono le principali modifiche all’intervento di ampliamento dello stabilimento Conad, in corso a cura della società Imco, che prevede la ristrutturazione o la nuova costruzione di capannoni logistici nell’area dell’ex Civ&Civ, tra le vie Canaletto sud, via Finzi, tangenziale e via Gerosa. Certamente, si tratta di migliorie apprezzate dal Comitato Villaggio Europa – Quartiere Sacca, che da tempo le richiedevano, seppur si dicano soddisfatti a metà. Secondo il calcolo, tra area parcheggi, corsia eliminata e congiungimenti alle aree verdi esistenti, la permeabilità dell’area dovrebbe così aumentare di ulteriori 2mila metri quadri rispetto a quelli già previsti nel progetto originario. Ma per i residenti ancora tanto c’è da fare. E tanto altro poteva essere fatto diversamente.

PERDE IL CONTROLLO DELL’AUTO E MUORE: TRAGEDIA A SANT’ANTONIO DI PAVULLO


Ancora morti sulle strade: questa mattina a Sant’Antonio di Pavullo ha perso la vita un uomo di 86 anni sulla provinciale 22. Da quanto si apprende la tragedia è avvenuta poco prima delle 8.30: l’uomo, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo della sua Panda, finendo fuori strada. A bordo c’era anche la moglie, di 79 anni, che è rimasta ferita ed è stata trasportata all’ospedale Civile di Baggiovara con un codice di media gravità

MORTI SULLA STRADA, 15 DA INIZIO 2024: MODENA MAGLIA NERA IN REGIONE


Se il primato in passato era sempre appartenuto alla città metropolitana di Bologna, nei primi quattro mesi del 2024 è la provincia di Modena a registrare il numero più alto di incidenti mortali su strada: 15 dall’inizio dell’anno, di questi 4 riguardano pedoni. A dirlo, i dati dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale. L’ultima vittima è l’84enne Anna Amoroso, investita nella serata del 1° Maggio, lungo via Ciro Menotti. A poco più di 24 ore di distanza, un’altra tragedia è stata sfiorata. È stabile, nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna, il bimbo di soli 8 anni finito investito ieri mattina all’alba, a Roccamalatina di Guiglia. Pare che il bambino fosse uscito da casa per raggiungere la fermata del bus e andare a scuola, quando avrebbe pensato di andare a fare un saluto alla mamma che, insieme al marito, gestisce il bar dall’altro lato della strada. In quel momento è sopraggiunto il Suv, che ha travolto il piccolo facendolo sbalzare in aria e poi a terra per diversi metri. Immediata la chiamata ai soccorsi, arrivati con l’elicottero e l’automedica. Il piccolo, nell’impatto, ha riportato traumi importanti, tra cui anche un trauma cranico. Per questo le sue condizioni sono serie e la prognosi resta riservata. Ma, fortunatamente, non è in pericolo di vita.

BANCAROTTA FRAUDOLENTA, IN MANETTE IMPRENDITORE MODENESE DEL SETTORE CARNI


Bancarotta fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti e occultamento di scritture contabili. Queste le accuse che gravano su un imprenditore modenese per cui la Guardia di Finanza ha dato esecuzione ad una ordinanza emessa dal Gip del Tribunale applicativa della custodia cautelare in carcere, dopo un’indagine scaturita dalla dichiarazione di fallimento di una società operante nel settore della lavorazione delle carni. A seguito di un’articolata attività investigativa sono state, infatti, ricostruite le condotte illecite contestate al dominus dell’impresa e, ampliando le investigazioni ad ulteriori due società collegabili allo stesso imprenditore – anche queste dichiarate fallite –, è stato accertato un passivo fallimentare complessivo di quasi 3,5 milioni di euro, principalmente costituito da debiti nei confronti dell’Erario. È stato inoltre accertato il dirottamento di oltre 1,3 milioni di euro dalle casse aziendali, attraverso frequenti e significativi prelievi di denaro non giustificati. Le indagini, oltre a riscontare la mancanza di documentazione contabile volutamente occultata, hanno evidenziato come l’indagato utilizzasse un’altra società, di fatto inattiva, per emettere fatture false per diverse centinaia di migliaia di euro. Per questo, a fronte del pericolo di una possibile reiterazione della condotta criminosa dell’uomo, data la sistematica violazione di norme fallimentari e fiscali dal 2019 fino al 2023, la Procura ha perciò richiesto l’applicazione della più grave delle misure cautelari.

LAVORI STRAORDINARI, A PALAGANO CHIUDE LA STRADA PROVINCIALE 24


Da lunedì 6 maggio chiuderà un tratto della strada provinciale 24 a Palagano in corrispondenza del ponte sul fosso “Casa Barbati”, per consentire l’esecuzione di un intervento di manutenzione straordinaria della struttura. La chiusura resterà in vigore fino al 28 luglio e per tutta la durata del provvedimento sarà predisposta un’adeguata segnaletica di deviazione stradale oltre ad una rimodulazione del trasporto pubblico locale.

 

ALLUVIONE – LA TRAGEDIA IN ROMAGNA, UN ANNO DOPO


Un anno dopo, l’alluvione ha lasciato in profondità i suoi segni.

La notte tra il 2 e il 3 maggio 2023 rappresentò l’inizio della tragedia per la Romagna: una tragedia continuata con un’alluvione ancora più devastante, due settimane dopo, uno spietato colpo di grazia su un territorio già duramente provato.
17 furono i morti (due nella prima fase, 15 nella seconda fase), vittime di allagamenti, straripamenti e frane che coinvolsero in tutto 44 comuni, colpendo in particolare le province di Ravenna, Cesena-Forlì e Rimini (e, in misura minore, Bologna), causando decine di migliaia di sfollati.
Fu stata la provincia di Ravenna a pagare il dazio più pesante, con 8 vittime.
Il primo a perdere la vita fu un pensionato di 80 anni, a Castelbolognese, sepolto sotto il fango, nel cortile della sua casa.
Un anno dopo, quei tragici eventi sono ancora una ferita aperta.
Un anno dopo, il piano di ricostruzione, affidato al Commissario straordinario, il Generale Francesco Paolo Figliuolo, continua, faticosamente.
Un anno dopo sono numerosi i sindaci del territorio colpito dalle alluvioni a lamentarsi degli indennizzi che non sono mai arrivati, ancora alle prese – ogni giorno – con argini da ripulire, strade da rattoppare, infrastrutture da ripristinare e cantieri ancora da avviare.
Dando sempre uno sguardo preoccupato verso il cielo, affinché non accada mai più.

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