Il telefonino di Alice Neri potrebbe essere la chiave per sciogliere il mistero sulla morte della mamma e moglie di Ravarino trovata morta carbonizzata nella sua auto a Concordia.  I sommozzatori dei vigili del fuoco e dei carabinieri, su delega della Procura di Modena, lo stanno cercando senza tregua a Fossa di Concordia: sono stati scandagliati terreni e dragati i laghetti intorno alla scena del crimine ma dello smartphone ancora nessuna traccia. Inizialmente si riteneva che il cellulare potesse trovarsi nell’auto della vittima, data alle fiamme, ma le perizie svolte in seguito ne hanno escluso la presenza. Al momento il principale sospettato del femminicidio Mohamed Gaaloul, si trova in carcere. Dalle recenti perizie svolte sui pantaloni dell’uomo sembrano non essere emerse prove determinanti. Sotto analisi, anche la perizia informatica sul cellulare del 29enne straniero e l’esito dell’esame tossicologico sui capelli prelevati della spazzola che apparterebbe alla vittima.  Otre a Mohamed Gaaloul risultano indagati anche il marito Nicholas Negrini e l’amico di Alice, l’ultima ad averla vista in vita. Il giallo sulla morte della donna si sta rivelando particolarmente difficile da districare perché il fuoco ha praticamente distrutto tutto: il corpo di Alice Neri ed eventuali tracce biologiche dell’assassino. Per questo lo smartphone rischia di diventare la chiave di volta per la sua risoluzione.