Ha patteggiato una pena di 4 anni e 8 mesi, Pamela Andress, per il reato di “morte come conseguenza di altro reato”. Si chiude in questo modo, nel tribunale di Modena, il caso sul decesso di Samantha Migliore, la mamma di 35 anni morta nella sua casa di Maranello dopo un’iniezione al seno che le è risultata fatale. Il ritocco era stato fatto il 21 aprile scorso, dalla sedicente estetista Pamela Andress, 50enne di origini brasiliane, che dopo il malore della donna si era allontanata dall’abitazione. La Andress è stata sottoposta a giudizio immediato, senza udienza preliminare, con le accuse, mosse dalla Procura della Repubblica di Modena, per tre reati: morte in conseguenza di altro reato, esercizio abusivo della professione e omissione di soccorso. La scelta del patteggiamento ha chiuso il caso in anticipo e senza possibilità di appello. Le indagini erano state svolte dal Comando Compagnia Carabinieri di Sassuolo, dal Comando Stazione Carabinieri di Maranello e dal Reparto del Nucleo Antisofisticazione dei Carabinieri di Parma. Deluso dalla sentenza il marito di Samantha, Antonio Bevilacqua, colui che al momento della tragedia chiamò i soccorsi. I sanitari non riuscirono tuttavia a salvarla: dagli esami autoptici successivi emerse che a ucciderla fu un’embolia polmonare causata da un alto quantitativo di silicone immesso nel sangue.