Nel video l’intervista a Mons. Erio Castellucci (Vescovo di Modena-Nonantola e Carpi)

Nella seconda Pasqua in cui siamo costretti a convivere con la pandemia è quanto mai fondamentale il concetto di rigenerazione. E’ questo il significato racchiuso nella parole di Monsignor Erio Castellucci, Vescovo di Modena-Nonantola e Carpi, che nel consueto messaggio pasquale ai fedeli si chiede quale suono avrà in questo 2021 la parola “speranza”, la promessa racchiusa nella Pasqua, che per i credenti è la vittoria della vita sulla morte, lo squarcio di luce riaperto sulle tenebre. Il rischio è quello di confonderla con l’illusione che ci eravamo fatti di poter sconfiggere in breve il Covid. La speranza pasquale, secondo Mons. Castellucci, non è solo ottimismo ma piuttosto rigenerazione, ovvero nuova nascita. Qualcosa è morto. Gesù non ha aggirato il sepolcro, ma vi ha dimorato. E per questa rinascita il Vescovo usa la metafora del kintsugi, la tecnica giapponese della riparazione con l’oro.