Nel video l’intervista a Luca Milanti, Presidente Associazione Ristoratori di Modena e Provincia

Amarezza sconforto ma soprattutto tanta incertezza per il futuro. Questi i sentimenti che accomunano i ristoratori modenesi che ora devono fare i conti con un altro mese in zona rossa. Altri 30 giorni durante i quali le loro attività potranno lavorare solo con il servizio di asporto. Secondo il presidente dell’Associazione dei Ristoratori di Modena e provincia, non solo le aperture a singhiozzo penalizzano l’intero settore a causa degli ingenti costi da sostenere ogni volta che una attività deve alzare e abbassare la serranda, ma al momento il vero e proprio ostacolo è rappresentato da una mancanza di chiarezza che non permette di fare previsioni per il futuro. Dopo più di un anno di restrizioni l’intera categoria lamenta perdite che oscillano tra il 30% e l’80 % e ora lavorare solo con il delivery e l’asporto non basta.