È ufficiale il colore arancione per l’Emilia-Romagna. In serata arriverà la firma del ministro della Salute, Roberto Speranza, ad una nuova ordinanza che a partire dal 10 metterà in zona arancione cinque regioni, compresa la nostra. La firma al documento, che rimarrà in vigore fino a venerdì 15 gennaio, data in cui scadrà il DPCM, arriva in seguito all’analisi del monitoraggio della pandemia da parte della cabina di regia composta dagli esperti. Oggi durante la conferenza stampa dedicata, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, ha spiegato che in Italia la curva dei contagi “ha rallentato la decrescita e ha avuto una controtendenza in questa settimana”. L’indice Rt è al di sopra nell’1 in molti territori italiani e l’Emilia-Romagna, con 1,05, non fa eccezione. Nel periodo che va dal 15 al 28 dicembre, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03, in aumento e per la prima volta, dopo sei settimane, superiore all’uno. L’Emilia-Romagna si colloca quindi sopra la media nazionale. Nel decretare il colore della nostra regione, insieme all’indice Rt concorrono poi altri parametri, come la saturazione dei posti letto. Con le terapie intensive piene al 31% e gli altri reparti covid al 44%, l’Emilia-Romagna supera entrambe le soglie di allarme nazionali fissate al 30 e al 40%. Questa mattina il presidente Stefano Bonaccini non ha escluso che questi siano segnali di una terza ondata di Covid, dovuta, nel nostro caso, a numerose interazioni famigliari. Le normative che presto entreranno in vigore, comporteranno il divieto di spostamento fra comuni, tranne che per motivi di lavoro, necessità o salute e una nuova chiusura di bar e ristoranti che potranno fare solo asporto o consegna a domicilio.