Un solo indicatore risulta in frenata nel monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. Come accade da settimane, continua ad aumentare l’incidenza settimanale di casi positivi al virus, così come salgono ancora i ricoveri in tutta Italia. Diminuisce invece, seppur, lievemente, l’indice di trasmissibilità Rt, sceso a 1,20 dall’1,23 della settimana scorsa. Un primo timido rallentamento del contagio? E’ ancora presto per dirlo. L’attenzione rimane alta, soprattutto in alcuni territori, a rischio di cambio colore. Il Friuli Venezia Giulia e Bolzano si avvicinano pericolosamente alla zona arancione, mentre l’Emilia-Romagna ancora non supera, seppur per pochi punti percentuali, la soglia limite dei ricoveri per il passaggio in zona gialla. Ad oggi la nostra regione resta bianca, ma con le terapie intensive piene all’8%, pericolosamente vicine al limite del 10%. Al 9% invece le aree mediche. Secondo il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia si è raggiunto un nuovo picco dell’incidenza del contagio: 155 per 100mila abitanti, rispetto al 125 dell’ultima rilevazione. Le regioni e le province autonome con il tasso più alto sono Bolzano, Friuli, Veneto e Valle d’Aosta. I ricoveri sono saliti in generale al 7,3% nei reparti più gravi, al 9,1 nelle aree mediche. Dato il trend della pandemia, alcuni comuni, come ad esempio Bologna, Milano e Roma, ma anche Finale Emilia e Carpi, hanno scelto di inserire l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca. Diversa la scelta di Modena, che continua a seguire le linee guida date alle regioni, in cui si chiede l’obbligo di mascherina all’aperto solo in caso di assembramenti.