Nel video l’intervista alla pallavolista Lara Lugli

Si è sfogata su Facebook in occasione della giornata della donna e ora la storia di Lara Lugli, pallavolista carpigiana, è diventato un caso nazionale. La schiacciatrice ha riassunto la sua battaglia legale contro il Volley Pordenone, iniziata perché durante il campionato di serie B 2018/2019 è rimasta incinta. Una storia come troppe ne accadono nei silenzi di una disparità che ancora non trova soluzione. Ma Lara decide di parlare, e spiega punto per punto le tappe: una volta saputo di essere incinta, lo ha riferito alla società e il contratto è stato risolto. La gravidanza, purtroppo, si è interrotta per un aborto spontaneo, ma è qui che la storia ha iniziato a complicarsi. La giocatrice è stata citata dalla società per danni. L’accusa, riassunta nel suo post su Facebook, è quella di non avere informato il club di un suo eventuale desiderio di gravidanza e che la sua richiesta contrattuale era sproporzionata in termini di mercato. Allo stesso tempo, è stato contestato a Lugli che dopo il suo stop “la posizione in classifica è precipitata e gli sponsor non hanno più assolto i loro impegni”. Di fronte a questo documento, la giocatrice ha deciso di denunciare. Il caso ha suscitato dure reazioni nel mondo sportivo e in quello politico. La campionessa di tuffi Tania Cagnotto ha parlato di “rabbia e delusione”; mentre la deputata Laura Boldrini ha anticipato che il caso sarà al centro di un’interrogazione in Parlamento