E’ stato di un milione e 20mila euro l’investimento che ha permesso a Paolo e Massimo Galassini di aggiudicarsi l’asta fallimentare del Mammut di via Ghiaroni, il club una volta di proprietà di Antonio Caliendo finito in disgrazia col crack del Modena del febbraio 2019. Ieri c’è stata l’assegnazione definitiva da parte del Tribunale di Modena, dopo quella provvisoria dello scorso 25 febbraio che aveva visto i due imprenditori modenesi del marchio Usco prevalere su altri tre partecipanti con una cifra di 560mila euro. In queste due settimane è arrivato infatti il rilancio da parte di una società immobiliare, la “Be.Be.”, che secondo alcuni rumors sarebbe riconducibile ai due calciatori Domenico Berardi del Sassuolo e Marco Benassi del Verona, che aveva oltrepassato di almeno il 10% la prima cifra di aggiudicazione, costringendo poi i Galassini a un nuovo rilancio fino al milione e 20 mila euro con cui si è chiusa l’asta, in ogni caso meno della metà dei 2,3 milioni di euro, con base d’asta di 1,7, della prima valutazione fatta dal Tribunale. Ora si apre la fase del futuro dell’area da 30mila metri quadri, che dovrebbe diventare una cittadella dello sport, punto di riferimento per i ragazzi del quartiere. Il club, rinomato negli anni ’80 per i campi da tennis, beach volley, piscina e palestre, è chiuso da dicembre 2018 ed è in condizioni fatiscenti. Praticamente tutte le aree, interne ed esterne, hanno bisogno di ingenti opere di ristrutturazione, dopo essere state preda dei vandali per oltre due anni. Ora la parola passerà ai Galassini, già impegnati con Paolo, patron della Cittadella Vis Modena, nel restyling degli impianti della società di via delle Suore e pronti per un’altra sfida sportiva nel cuore di Modena.