All’interno l’intervista a Stefano Bonaccini (governatore Emilia Romagna)

Il Cersaie deve essere un simbolo di ripartenza. E’ l’input che arriva dalla presentazione in video conferenza dell’edizione 2020 del più importante salone della ceramica, posticipato di qualche mese dalla classica data di settembre, che si terrà dal 9 al 13 novembre sempre nel quartiere fieristico di Bologna. “La salubrità della ceramica per ripensare l’Abitare e l’Architettura” è il titolo significativo della kermesse che si pone tre obiettivi principali: dimostrare come l’Italia e in particolare la nostra regione, sia un posto sicuro, anche in tempo di convivenza col Covid, per ospitare eventi e per rilanciare il made in Italy. E poi sottolineare la salubrità come punto di forza del prodotto ceramica, tema quanto mai diventato di attualità, e infine rafforzare quel sistema fra territorio e filiere ceramiche che è stato scalfito, ma non intaccato dall’emergenza pandemica. Per questo i relatori, Giovanni Savorani presidente di Confindustria Ceramica e Gianpiero Calzolari di Bologna Fiere, hanno sottolineato come la comunicazione fra filiera, istituzioni e realtà operative sia il cuore del nuovo percorso da parte del comparto ceramico. Un tema ribadito anche dal governatore Stefano Bonaccini