La prima provincia sarà Parma, poi nelle prossime settimane arriverà anche a Modena e a Carpi, oltre che a Bologna e in Romagna, la possibilità di ottenere la pillola RU486 per l’interruzione volontaria di gravidanza anche nei consultori. Lo ha annunciato la Regione, con il presidente Stefano Bonaccini che parla di “questione di civiltà”. Ad oggi la pillola è ottenibile nei presidi ospedalieri o in day hospital in regime ambulatoriale; i consultori saranno un’ulteriore possibilità a partire dai primi giorni di questo mese. Potranno usufruirne donne maggiorenni entro il 49esimo giorno di età gestazionale, presentando il consenso informato. Gli aborti farmacologichi entro il 63esimo giorno di età gestazionale saranno eseguiti negli ospedali. Non tutti i consultori potranno tuttavia provvedere al trattamento: per tutelare la sicurezza delle donne nell’assistenza, la Regione ha definito un protocollo sperimentale che sarà usato unicamente dalle strutture che presentano determinate caratteristiche e autocertificate dalle Aziende sanitarie. Tra i requisiti, la distanza ravvicinata (entro 30 minuti) da un ospedale, la presenza di un’equipe formata, la garanzia di un numero adeguato di personale ostetrico e ginecologico non obiettore, attrezzature adeguate e rifornimenti farmacologici per gestire l’emergenza e il trattamento di effetti collaterali.