Sono sempre le frecce d’argento, quest’anno con livrea nera per lanciare un messaggio contro il razzismo, a dettare legge. Contrariamente ai pronostici della vigilia però è Valtteri Bottas a conquistarsi la prima pole position dell’era della Formula1 post Covid-19. In Austria il finlandese fa il marziano e fa registrare un clamoroso 1.02. 939, nuovo record della pista, che lo mette davanti a tutti gli altri a partire dal suo compagno di squadra Lewis Hamilton, staccato di soli 12 millesimi. Il britannico, a caccia del suo settimo titolo iridato che gli farebbe eguagliare il record di Michael Schumacher, deve accontentarsi della seconda casella, ma in gara potrà tentare l’attacco subito alla prima curva. Scatteranno dalla seconda fila la Red Bull di Max Verstappen, classificatosi terzo, e la McLaren di Lando Norris, quarto. Notte fonda invece per la Ferrari, mai competitiva in questi primi due giorni di ritorno in pista ufficiale. Vettel non è addirittura riuscito a superare il taglio del Q2 e qualificarsi al Q3: scatterà quindi dall’11esima casella, mentre Leclerc, passato al Q3 per il rotto della cuffia, partirà in 7^ posizione. Un disastro prevedibile, dato che nelle prove libere la Scuderia di Maranello non ha mai avvicinato le Mercedes a livello di tempi. Gara tutta in salita dunque per la Rossa, che porterà aggiornamenti alla SF1000 solo nel GP di Ungheria, previsto per il 19 luglio, dopo il secondo appuntamento in Austria tra una settimana, a cui, visti i recenti risultati, non si può guardare con fiducia.