Nel video l’intervista a Giorgia Bartoli, responsabile Area Immigrazione Cooperativa L’Angolo

Il sistema di accoglienza modenese è vicino al collasso. Gli arrivi sempre più elevati rischiano di mandare in tilt la gestione sia dei minori stranieri non accompagnati che quella dei migranti adulti. Mentre a livello politico è in atto un braccio di ferro sull’apertura di un centro permanenza per i rimpatri in Emilia Romagna, tra la richiesta del ministro Piantedosi e il rifiuto del presidente della Regione Bonaccini, la difficoltà sta nel trovare posti letto ai migranti in arrivo. Una criticità che si riverbera anche sull’inserimento dei richiedenti asilo nella società, attraverso lezioni di lingua o accompagnamento nel mondo del lavoro. La Cooperativa l’Angolo da sola ha visto in un solo anno aumentare di oltre 300 unità le richieste di accoglienza. Ad oggi ospita nelle sue strutture oltre 700 richiedenti asilo

La misura è ormai colma non solo per l’Angolo ma anche per gli altri centri Cas della città e se Bologna è già costretta a ricorrere alle tende per dare una prima accoglienza ad arrivi sempre più elevati, la cooperativa di via delle Costellazioni contribuisce alla ricerca di spazi per non vedere le tendopoli nascere anche a Modena

Il sistema di accoglienza modenese è vicino al collasso. Gli arrivi sempre più elevati rischiano di mandare in tilt la gestione sia dei minori stranieri non accompagnati che quella dei migranti adulti. Mentre a livello politico è in atto un braccio di ferro sull’apertura di un centro permanenza per i rimpatri in Emilia Romagna, tra la richiesta del ministro Piantedosi e il rifiuto del presidente della Regione Bonaccini, la difficoltà sta nel trovare posti letto ai migranti in arrivo. Una criticità che si riverbera anche sull’inserimento dei richiedenti asilo nella società, attraverso lezioni di lingua o accompagnamento nel mondo del lavoro. La Cooperativa l’Angolo da sola ha visto in un solo anno aumentare di oltre 300 unità le richieste di accoglienza. Ad oggi ospita nelle sue strutture oltre 700 richiedenti asilo

 

La misura è ormai colma non solo per l’Angolo ma anche per gli altri centri Cas della città e se Bologna è già costretta a ricorrere alle tende per dare una prima accoglienza ad arrivi sempre più elevati, la cooperativa di via delle Costellazioni contribuisce alla ricerca di spazi per non vedere le tendopoli nascere anche a Modena

 

Il sistema di accoglienza modenese è vicino al collasso. Gli arrivi sempre più elevati rischiano di mandare in tilt la gestione sia dei minori stranieri non accompagnati che quella dei migranti adulti. Mentre a livello politico è in atto un braccio di ferro sull’apertura di un centro permanenza per i rimpatri in Emilia Romagna, tra la richiesta del ministro Piantedosi e il rifiuto del presidente della Regione Bonaccini, la difficoltà sta nel trovare posti letto ai migranti in arrivo. Una criticità che si riverbera anche sull’inserimento dei richiedenti asilo nella società, attraverso lezioni di lingua o accompagnamento nel mondo del lavoro. La Cooperativa l’Angolo da sola ha visto in un solo anno aumentare di oltre 300 unità le richieste di accoglienza. Ad oggi ospita nelle sue strutture oltre 700 richiedenti asilo

 

La misura è ormai colma non solo per l’Angolo ma anche per gli altri centri Cas della città e se Bologna è già costretta a ricorrere alle tende per dare una prima accoglienza ad arrivi sempre più elevati, la cooperativa di via delle Costellazioni contribuisce alla ricerca di spazi per non vedere le tendopoli nascere anche a Modena